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Štítný, Tomáš.

Teologo e scrittore ceco. Anticipatore delle teorie di J. Hus, S. criticò la vendita delle indulgenze e il concetto di miracolo, anche se non discusse mai l'autorità ecclesiastica, proponendo invece una morale cristiana rinnovata nello spirito evangelico. Fu il maggiore e il più significativo autore ceco del XIV sec.; scrisse: I discorsi delle veglie (1385), Discorsi domenicali e festivi (1392), I sei libri sulle comuni cose cristiane (1376, ampliato nel 1400). Tradusse inoltre nella lingua madre il De ludo scaccorum di Iacopo di Cessole e il Barlaam e Iosafat (Štítné, Boemia meridionale 1331 circa - Praga 1401 circa).