Teologo e
scrittore ceco. Anticipatore delle teorie di J. Hus,
S. criticò la
vendita delle indulgenze e il concetto di miracolo, anche se non discusse mai
l'autorità ecclesiastica, proponendo invece una morale cristiana
rinnovata nello spirito evangelico. Fu il maggiore e il più significativo
autore ceco del XIV sec.; scrisse:
I discorsi delle veglie (1385),
Discorsi domenicali e festivi (1392),
I sei libri sulle comuni cose
cristiane (1376, ampliato nel 1400). Tradusse inoltre nella lingua madre il
De ludo scaccorum di Iacopo di Cessole e il
Barlaam e Iosafat
(Štítné, Boemia meridionale 1331 circa - Praga 1401
circa).